Sono ore di apprensione per gli equipaggi della Global Sumud Flotilla. Gli occhi puntati verso l’orizzonte mentre il sole si alza nel cielo, alla ricerca di un segnale per capire ciò che potrebbe accadere di qui a breve. Il gruppo di barche è entrato nella zona ad alto rischio e prosegue da solo senza la scorta della fregata Alpino della marina militare italiana che alle 3 di questa notte ha lanciato l’ultimo allerta e si è fermata a 150 miglia nautiche dalle coste di Gaza, limite invalicabile per Israele, come annunciato ieri. "Siamo in stato di massima allerta. L’attività dei droni sulla flottiglia è in aumento. Diverse segnalazioni indicano che nelle prossime ore potrebbero verificarsi diversi scenari" scrivono sui canali social
Quando era ancora buio alcune navi non identificate con le luci spente si sono avvicinate a diverse imbarcazioni della Flotilla "intimidendoci, danneggiando i nostri sistemi di comunicazione ed effettuando manovre molto pericolose, circondando le nostre imbarcazioni di testa ALMA e SIRIUS" denuncia un attivista brasiliano su X. A bordo sono scattati i protocolli di sicurezza, ma finora non c’è stato alcuna abbordaggio.
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