Proteste Mahsa, il regista iraniano: «Il governo non può cancellare la voce del popolo»

di solobuonumore

Proteste Mahsa, il regista iraniano: «Il governo non può cancellare la voce del popolo»

Mani Haghighi difende la disobbedienza civile del suo popolo attraverso un video su Instagram

La storia dell’Iran si fonda su due date fondamentali: il 1963, quando Khomeini chiese al popolo di protestare contro le leggi del regime Pahlavi e il 1979, data della rivoluzione islamica iraniana. Si apre così il video messaggio diffuso sui social di Mani Haghighi, uno dei più famosi registi e attori del paese che difende le proteste contro la morte della 22enne Mahsa Amini. Le sue parole sono dirette al governo: «È giusto che il popolo sia subordinato alla legge , ma solo a condizione che il legislatore stesso sia subordinato al popolo», spiega il regista. Il popolo iraniano è estremamente legato al concetto di disobbedienza civile per cui, continua Haghighi: «Sono quarant’anni che celebrate il concetto di disobbedienza civile. E ora com’è che quando quello stesso popolo scende per strada per protestare contro le vostre leggi vi mettete a tirare in ballo la legalità? Queste persone non sono dei criminali. Queste persone non sono dei sovversivi. Queste persone non sono dei nemici. Sono i nostri figli». ( CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/proteste-mahsa-regista-iraniano-il-governo-non-puo-cancellare-voce-popolo/580d4204-400c-11ed-815f-9b7904035c1c

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