Roma, uccide la compagna, Francesco dalle serate con i vip alla depressione: «La malattia l’aveva trasformato»

di solobuonumore

Roma, uccide la compagna, Francesco dalle serate con i vip alla depressione: «La malattia l’aveva trasformato»

 

Ha ucciso la compagna fracassandole la testa, forse una decina i colpi sferrati con un bilancere da palestra, di quelli per l’allenamento. E un unico dubbio: capire se Michela di Pompeo è stata uccisa nel sonno. Perché anche il movente è stato chiarito: «Voleva lasciarmi», avrebbe detto il compagno, Francesco Carrieri, in cella.

Un omicidio efferato che ha sconvolto Roma. Perché Francesco Carrieri è sempre stato un uomo brillante e divertente. Uno a cui la vita sorrideva. A 40 anni era già dirigente della Popolare di Novara, un collega molto amato sul lavoro. Chi lo conosce da anni, chi ha lavorato con lui, non può credere che sia lo stesso uomo che domenica notte ha ucciso la sua compagna nel letto andando poi a confessare l’atroce delitto.

Il mondo delle banche, dove Carrieri, oggi 57enne dirigente del Banco Popolare era conosciuto e apprezzato, è sotto choc. I colleghi lo ricordano come un gran lavoratore, uno che aveva fatto strada: da quando viveva a Fasano con la sua prima moglie e i bimbi piccoli e faceva il pendolare a quando si era trasferito nella capitale.
Amava uscire e frequentare lo star system romano. Molti ricordano le foto che pubblicava sul suo profilo Facebook: le serate in discoteca, le cene con vip e attori. «Era un tipo divertente, sapeva farsi amare dalla gente». Ma meno di un anno fa qualcosa era cambiato.

«Francesco soffriva di una forte depressione», raccontano i colleghi. Si era cancellato dai social network, aveva smesso di pubblicare quelle immagine sorridenti e spensierate. Anche sul lavoro se ne erano accorti. Quel male l’aveva trasformato. Aveva cambiato lui. Di certo ha spezzato per sempre la vita della sua compagna. Forse proprio quel male l’ha reso insicuro, geloso e folle a tal punto da trasformarlo in un assassino. Forse Michela, con cui stava da poco più di un anno, se ne era accorta. Certo è che per tutti la notizia del brutale omicidio è stato un fulmine a ciel sereno.

Intanto è atteso per oggi il conferimento dell’incarico per l’autopsia di Michela Di Pompeo. L’esame autoptico, che verrà effettuato nei prossimi giorni, stabilirà con certezza gklui uncidi dubbi da chiarire: con quanti colpi la donna è stata uccisa e se sia stata ammazzata nel sonno, come ipotizzato finora.
Source: Notizie Roma

 

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