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In un’intervista sincera, Sergio Rubini, attore e regista, critica la passività di una parte del mondo artistico e lancia un appello: “Il cinema italiano ha bisogno di passione, di veri ideali, non di convenienze. E come se sentissi di non poter raccontare pienamente il disappunto, il disagio, il dissenso. Non siamo più artisti. Siamo borghesi, in qualche modo benestanti; in qualche modo rammolliti”.
L’articolo completo di Carmine Saviano su Repubblica
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