La scuola è ricominciata anche in Ucraina. Sono state diffuse le prime immagini girate tra i banchi l’1 settembre, in un primo giorno di scuola dentro i bunker e i rifugi sotterranei. Siamo al quarto anno di guerra contro la Russia e ogni scuola ha dovuto organizzarsi come meglio ha potuto per portare avanti le lezioni, nonostante i continui allarmi aerei e le bombe che si abbattono sulle città.
A Bobryk, nella regione settentrionale di Sumy, vicino alla linea del fronte, questo è il secondo anno di fila in cui i bambini e i ragazzi scendono nel seminterrato di un edificio amministrativo con le loro cartelle, dove i loro insegnanti, davanti dei pannelli marroncini usati come lavagne, presentano la lezione del giorno. Questa decisione è arrivata perché i corsi si interrompevano per i bombardamenti continuamente, per molte ore al giorno, e "la distanza tra la nostra scuola e il rifugio è di circa 400 metri”, ha spiegato il preside, Oleksii Korenivskyi.
I ragazzi più grandi, con il capo chino sui quaderni, prendono appunti, mentre la professoressa traccia con un gesso la semplificazione del quadrato di un binomio. Una classica lezione di matematica alle superiori, come quella che si svolge in un’aula, ma le pareti in cemento armato dipinte di bianco e le traballanti lampade al neon, ci raccontano che fuori c’è la guerra. Il seminterrato, umido e senza finestre, è stato riadattato. Il preside spiega che è stato messo un impianto di ventilazione, fornita l’elettricità, sistemato il pavimento e divisi gli spazi, occupati da diverse classi, con teli. "Dobbiamo fare tutto il possibile affinché questa generazione non vada perduta", ha detto il preside.
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