Settantadue sagome bianche sono state disposte in piazza Montecitorio, una per ogni persona che dall’inizio dell’anno si è tolta la vita nelle carceri italiane: il flash mob è scattato nella Giornata mondiale dei diritti umani. Il sistema penitenziario italia è segnato da un sovraffollamento cronico – oltre il 135% in molti istituti – da carenze sanitarie e dalla mancanza di personale adeguato. Secondo i dati del Garante nazionale per i diritti delle persone detenute, tra il 2021 e il 2024 si sono registrati 294 suicidi, con una media di circa 73,5 l’anno, un minimo di 59 nel 2021 e un picco di 84 nel 2022, mentre nel 2024 i suicidi accertati dal Dap sono stati 83, a cui si aggiungono 18 decessi per cause da accertare e, nel primo semestre 2025, 16 casi di suicidio tra persone con meno di 39 anni. . .Il divario tra quanto accade in carcere e nella società libera è enorme: nel 2021, ricorda l’Istituto Superiore di Sanità, il tasso di suicidi in Italia era pari a 0,59 casi ogni 10.000 abitanti, contro i 10,6 ogni 10.000 detenuti dello stesso anno. L’associazione Antigone segnala che nel 2024 il tasso di suicidi in carcere è salito a 14,8 ogni 10.000 persone, cioè 25 volte in più rispetto alla popolazione libera, con un andamento in calo fuori dalle prigioni e in crescita dietro le mura penitenziarie. «Queste sono morti di Stato», ribadiscono gli organizzatori insieme alla senatrice Ilaria Cucchi e all’avvocato Fabio Anselmo. Chiedono tutti alle Istituzioni di intervenire per garantire dignità, salute mentale e diritti fondamentali alle persone detenute r fi fermare una crisi ormai strutturale e non più emergenziale. Servizio di Davide Gambardella (Agtw)




