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“Continuava a urlarmi addosso, nell’indifferenza di tutti, non era l’ora di punta, ma neanche tardissimo, e di gente ce n’era. Allora ho avuto una reazione, cosa che non rifarei, pensando a quello che mi è successo, gli ho detto ‘stai zitto tu’. Poi la situazione è precipitata”. Con queste parole Stephanie Amaral, modella di origini brasiliane, ha raccontato dell’aggressione subita a bordo di un treno di pendolari. Stando al racconto della giovane, l’uomo avrebbe cominciato a guardarla con insistenza e a farsi minaccioso, a bordo di un treno pendolare poco dopo essere salita sul convoglio alla stazione di Carnate in provincia di Monza: “Sono io che faccio finire la tua vita”, le avrebbe detto l’uomo. Poi le mani al collo e l’uso della bomboletta spray da parte della donna. “Sono caduta per terra e mi dava calci, ho i segni sulla gamba, sul fianco, sui polsi – ha raccontato la giovane – alla fine, il problema non era l’aggressione, ma il fatto che avessi spruzzato il gas urticante, la gente sembrava più preoccupata di quello, quasi scocciata”. La polizia di Monza ha fatto sapere di aver fermato un uomo di 26 anni. L’uomo, titolare di un permesso di soggiorno scaduto e non rinnovato, era già noto agli operatori per diversi reati di aggressione e danneggiamento, fanno sapere gli agenti.