Bergamo, bidello drogava donne e le violentava. Poi le ricattava con i video

di solobuonumore

Bergamo, bidello drogava donne e le violentava. Poi le ricattava con i video

Il dubbio, ora, è che le vittime siano ben più delle due che l’hanno denunciato e fatto finire in carcere. Lo dicono i telefoni che sono stati sequestrati all’indagato 34enne, un bidello che vive a Bergamo e lavora in una scuola superiore in centro città. Dentro i dispositivi ci sono quelle che per gli investigatori sono inequivocabili prove di violenze sessuali. Abusi resi ancor più gravi dal fatto che le donne erano prima state narcotizzate, quindi rese incapaci di difendersi. L’uomo somministrava di nascosto dosi di oppioidi, farmaci potenti, potenzialmente pericolosi, che si procurava in casa. Lui stesso andava in farmacia a comprarli per un familiare sottoposto a cure palliative. Le accuse sono di violenza sessuale aggravata, atti persecutori, cessione di sostanze stupefacenti e violenza privata.

C’era un meccanismo studiato, secondo le indagini dei carabinieri, coordinati dalla pm Giulia Angeleri della Procura di Bergamo. L’uomo contattava donne tramite siti d’incontri, piattaforme online in cui sono presenti anche annunci a pagamento. Chi ha denunciato sono due trentenni che hanno una vita privata, affetti messi a repentaglio dai ricatti seguiti agli abusi. Perché, secondo le indagini, il 34enne avrebbe incontrato le ragazze, le avrebbe drogate e violentate, riprendendo il tutto con il telefono. E nei giorni successivi, mentre le giovani già sospettavano il peggio dovendo smaltire i postumi degli oppioidi, lui tornava a farsi vivo.

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