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La bara in legno chiaro al centro, due corazzieri ai lati con lo stendardo della città di Milano. A terra, nel semi-buio, una distesa di lanterne orientali, in rigoroso ordine geometrico. In sottofondo la musica di Ludovico Einaudi. Sul fondo una foto di Armani, la sua firma sotto una delle sue ultime frasi che ha lasciato pochi giorni prima di morire come un testamento civile: “Il segno che spero di lasciare è fatto di impegno, rispetto e attenzione per le persone e per la realtà. È da lì che tutto comincia”. Così si presenta la camera ardente per l’ultimo saluto a Giorgio Armani, allestita all’interno del teatro nella sede milanese dell’azienda di moda. Leo Dell’Orco e il nipote dello stilista, Andrea Camerana, hanno accolto le persone, tra cui anche personalità della moda, dello spettacolo, della politica e dell’impresa, che nel primo giorno di apertura della camera ardente hanno voluto rendere omaggio allo stilista scomparso a 91 anni.
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