Continuava a operare a domicilio nonostante una sospensione di sei mesi dall’Ordine dei Medici, per la morte di Simonetta Kalfus, lo scorso marzo a Roma. Carlo Bravi è stato arrestato nel quartiere Quadraro mentre, a casa di una paziente, stava per effettuare un intervento chirurgico alle orecchie. Il medico, sospeso dalla professione, è indagato per la morte di Kalfus, deceduta in ospedale dopo una liposuzione in uno studio privato a Cinecittà.
I carabinieri del Nas di Roma lo hanno colto in flagranza e arrestato. Il gip ha disposto i domiciliari per il reato di violenza privata.
Le immagini girate dai carabinieri sotto copertura sono impressionanti: si vede un lettino chirurgico improvvisato in una camera da letto, tra rifiuti, scarpe e vestiti sparsi. Due cani circolavano liberamente nell’appartamento.
Quando i carabinieri hanno fatto irruzione, un transessuale brasiliano di 22 anni stava per essere sottoposto da Bravi ad un lifting alle orecchie. Il paziente aveva pagato 500 euro in contanti e gli era già stata somministrata l’anestesia locale. A fare assistenza a Bravi c’era una ex infermiera di 65 anni, in pensione.
Le indagini del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità della Capitale, sotto la direzione della sostituta procuratrice Eleonora Fini, hanno consentito di interrompere la attività illecita del medico.
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