Conti su Sanremo: "La scelta dei brani dei big non mi fa dormire". "C’è una grande preparazione, scegliere l’immagine che avrà quel Festival, gli ospiti, chi condurrà con te. È un lavoro che si fa con un po’ di esperienza e togliendo il proprio gusto, cercando di capire il gusto degli altri e captare i vari tipi di pubblico. Delle volte ci si riesce, delle volte meno. Serve avere fortuna con le canzoni e quest’anno sono stato fortunato. Serve comunque cominciare a pensare ad altre generazioni e altri generi musicali che non ti appartengono troppo. Al centro di tutto c’è la scelta dei big. Quella è la bistecca, la definisco così, poi il resto è il contorno. I big li scelgo solo io e verso novembre, quando arriva il momento clou della scelta, la cosa non mi fa dormire. Io che notoriamente invece come metto la testa sul cuscino dormo". Le canzoni che sceglierà per Sanremo vengono ascoltate da Conti in qualsiasi momento. Gli vengono proposte dai discografici.

"Su cinquecento o seicento canzoni ne devo scegliere 26. A volte sono in difficoltà. E poi la cosa più difficile è dire di no a cantanti che conosco personalmente. Non è semplice. A chi ho più confidenza mando un messaggio per dirgli che non ce l’ha fatta". Tra gli artisti a cui è più legato "sicuramente Lucio Dalla, sono rimasto folgorato dalle sue canzoni". Conti rende poi omaggio a Pippo Baudo, un suo maestro, da cui ha ereditato certi aspetti. "Siamo cresciuti con quella televisione, sono stati degli esempi, poi ogni shomwan che è venuto dopo ci ha messo del suo".Segui Quotidiano Nazionale su:
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