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Carlo Cracco, chef Stella Michelin, propone di istituire a stretto giro una squadra di esperti per fare in modo che il riconoscimento Unesco assegnato alla cucina italiana, quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità, si traduca in azioni concrete. “Da chi lavora in cucina, alle istituzioni, passando per la filiera dei produttori: servono esperti che ragionino insieme su progetti specifici istituendo regole chiare per tutelare il nostro patrimonio, non solo in Italia ma in tutto il mondo”, ci dice da Londra impegnato nella cena di Natale nel suo ‘Terra – Eataly’. E alla domanda su quale piatto sceglierebbe come portabandiera del nostro patrimonio gastronomico risponde: “Da milanese direi il risotto allo zafferano, ma in mente ho altro”.

Di Alessandro Allocca

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