Dopo la notizia dell’apertura di un indagine nei confronti della premier Meloni, del sottosegretario Mantovano e dei ministri Nordio e Piantedosi, il caso Almasri continua a far discutere la politica. Le opposizioni protestano per la scelta di far saltare l’iformativa sulal vicenda, che Nordio e Piantedosi dovevano tenere in parlamento. Scelta giustificata con la necessità di mantenere il riserbo di fronte a un’inchiesta in corso. Ma dalla minoranza insistono nel chiedere chiarimenti, in particolare sul perché il ministro della Giustizia non è intervenuto come avrebbe potuto, per scongiurare la scarcerazione del capo della polizia giudiziaria della Libia, accusato di pesanti crimini dalla Corte penale internazionale. Dalla maggioranza il viceministro di via Arenula Sisto e il senatore di Fdi Speranzon prendono le difese di Nordio. Mentre uscendo da palazzo Chigi dopo che le è stato conferito l’incarico di difendere gli accusati, l’avvocata e senatrice leghista Giulia Bongiorno si rifugia nel no comment sulla vicenda.
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