Il calcio, la palestra per rafforzare un fisico ancora mingherlino, la scuola. E quel vizio di «alzare le mani» e darsi pose da «maranza», da «gente dei quartieri difficili», che sembra stridere con il loro retroterra di ragazzi cresciuti giocando a «Fortnite» e frequentando l’oratorio estivo nella periferia tranquilla di Monza. Eppure sarebbero stati pronti a «colpire di nuovo», dopo aver quasi ucciso un ragazzo poco più grande di loro, «indifferenti all’altrui sofferenza» secondo quanto emerso dalle ultime novità investigative.




