Emissioni ridotte del 90% entro il 2040 in modo "legalmente vincolante, ma con flessibilità": è questo il cuore del nuovo accordo sul clima raggiunto, dopo 24 ore di negoziato, dai ministri dell’Ambiente dei 27 Paesi dell’Unione Europea.
Si tratta di un compromesso che introduce maggiore flessibilità nel raggiungimento degli obiettivi climatici da centrare entro i prossimi quindici anni senza toccare però il target principale, che resta il taglio di CO₂ e la conseguente neutralità climatica entro il 2050.
Un accordo votato a maggioranza qualificata con Slovacchia, Ungheria e Polonia contrarie e Belgio e Bulgaria astenute. A favore l’Italia, che ha abbandonato il fronte dei contrari.
La maggioranza è stata raggiunta con l’introduzione di verifiche biennali e con la conseguente possibilità per la Commissione di valutare il ritocco degli obiettivi. Previste poi altre flessibilità, come lo stop delle politiche ambientali nel caso di crisi energetiche o economiche.
Previsto anche il rinvio al 2028 dell’ETS2, il meccanismo europeo che obbliga le aziende a pagare se superano una certa quota di emissioni. Doveva allargarsi anche al trasporto stradale e al riscaldamento degli edifici a partire dal 2027.
Leggi l’articolo completo su tgla7.it, clicca sul link in bio.
#tgla7




