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Lo scrittore israeliano David Grossman, ospite del festival Radici al Circolo dei lettori di Torino, torna a parlare del rapporto con la sua terra. E racconta quel che è accaduto dopo che — dice — “ho smesso di scegliere le parole con delicatezza, e ho pronunciato la parola genocidio”.

“C’è stata una reazione molto burrascosa e ostile” racconta Grossman al suo intervistatore, Giuseppe Culicchia, che gli ha chiesto quale reazione avesse suscitato in Israele l’intervista rilasciata a Repubblica e ripresa dai media internazionali. Per la prima volta un intellettuale israeliano tanto influente accostava l’immagine della guerra a Gaza a quella del genocidio, e le sue parole fecero molto rumore.

L’articolo completo di Ottavia Giustetti su Repubblica

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