Il secondo giorno di Conclave, che vede i cardinali italiani favoriti ma con le quotazione dell’americano Prevost in salita; il mancato cessate il fuoco in Ucraina mentre Putin riceve Xi a Mosca; lo scontro in Parlamento tra meloni e le opposizioni sulle spese militari e le riforme. Le notizie di oggi forti e chiare.

Dopo la fumata nera del primo Conclave, il secondo giorno potrebbe essere quello giusto per l’elezione del nuovo pontefice. Il collegio cardinalizio più affollato e internazionale della storia, con 133 porporati e 70 paesi diversi, vede come favorito l’italiano Parolin. Ma crescono anche le quotazioni per l’americano Prevost e per il filippino David. Chi sarà il nuovo Papa?

Intanto il cessate il fuoco di tre giorni in Ucraina annunciato da Putin è entrato in vigore a mezzanotte senza che Kiev abbia aderito all’iniziativa unilaterale del Cremlino: durerà per le prossime 72 ore, in occasione dell’80° anniversario della vittoria dell’Armata Rossa sulla Germania nazista. Kiev ha denunciato stamane che i bombardamenti sono però continuati nonostante l’impegno alla sospensione. Nel mentre Putin riceve Xi a Mosca: qual è il piano dell’asse russo-cinese sulla guerra in Ucraina?

infine la politica italiana, con le reazioni al "premier time" di ieri al Senato. Giorgia Meloni, dopo un anno e mezzo, torna in Parlamento per rispondere alle interrogazioni sulla riforma della giustizia, sul premierato e soprattutto l’aumento delle spese militari italiane. Il governo italiano dove troverà i soldi per finanziare un nuovo riarmo?

Ne parliamo con: Maurizio Molinari; Camillo Barone, inviato del National Catholic Reporter. Dal Vaticano: Gabriele Romagnoli, Andrea Gualtieri e Iacopo Scaramuzzi. Da Montecitorio: Gabriele Rizzardi. In studio Gerardo Greco e Luca Piras. Poi Marco Madoni presenta in anteprima il nuovo numero de Il Venerdì, in edicola domani con Repubblica.

Nella seconda parte della puntata, come ogni giovedì, c’è "Metropolis Extra – Qualcosa di personale". Giulia Santerini incontra Ghemon, in libreria a con "Nessuno è una cosa sola" (Rizzoli).

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