Emanuela Orlandi: le tre piste dietro il mistero della sua scomparsa

Sono da poco passate le quattro del pomeriggio: una ragazza di 15 anni sta camminando da sola nel centro di Roma. È alta 1 metro e 60, ha una cascata di capelli neri. All’improvviso, viene fermata da un uomo. Lui le offre un lavoro, le propone di fare volantinaggio a una sfilata di moda. Le dice che per quel lavoretto verrà pagata 375 mila lire, più o meno 1000 euro di oggi. Una cifra inverosimile.
Qualche ora più tardi Emanuela sparisce, non prima però di aver parlato di quell’incontro a sua sorella e ad un’amica.   
Cos’è successo davvero a Emanuela Orlandi? Tra tutti i cold case italiani, cioè i casi irrisolti -casi di cronaca nera archiviati senza soluzione- quello di Emanuela, 15enne cittadina di Città del Vaticano, resta uno dei più intricati. Per il numero di persone coinvolte, per le piste, i falsi indizi e i depistaggi – degni di un film di spionaggio- dopo 40 anni la verità non è ancora venuta a galla.

00:00 – 01:23 La storia della scomparsa di Emanuela Orlandi
01:24 – 02:24 La ricostruzione del pomeriggio della scomparsa
02:25 – 02:58 L’offerta di lavoro di un uomo misterioso
02:59 – 03:15 L’ultimo avvistamento di Emanuela alla fermata dell’autobus
03:16 – 03:46 Le tre piste sulla scomparsa di Emanuela Orlandi
03:47 – 05:08 Il presunto collegamento con l’attentato di Giovanni Paolo II
05:09 – 07:27 Le telefonate dell’americano
07:28 – 09:22 La pista sulla Banda della Magliana
09:23 – 09:39 La testimonianza di Sabrina Minardi
09:40 – 10:31 La telefonata a Chi l’ha visto sulla sepoltura di De Pedis
10:32 – 11:04 Le dichiarazioni dell’ex pm Capaldo
11:05 – 12:15 L’ipotesi sugli abusi sessuali in Vaticano
12:16 – 13:32 Le parole di Papa Francesco
13:33 – 15:10 La riapertura della indagini e il collegamento con Mirella Gregori

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