Una lettera scritta a mano e una conclusione sorprendente: «Rinuncio all’appello». Firmato Filippo Turetta.
La missiva è arrivata in questi giorni sul tavolo dei quattro uffici giudiziari di Venezia interessati al caso: la procura Generale, quella ordinaria, la Corte d’assise, che lo scorso anno l’ha condannato all’ergastolo, e quella d’appello dove il prossimo 14 novembre dovrebbe iniziare il processo di secondo grado.




