“Genocide state of mind”: così la Cisgiordania è il nuovo campo di battaglia di Israele

di solobuonumore

“Genocide state of mind”: così la Cisgiordania è il nuovo campo di battaglia di Israele

Siamo stati in Cisgiordania, la parte più consistente dei territori palestinesi occupati.

Un territorio che per il 60% vede i villaggi palestinesi sotto il totale controllo amministrativo di Israele, la cosiddetta area C in cui i palestinesi sono costretti a vivere sotto il giogo dell’occupazione quotidianamente.

È qui che agiscono la bande dei coloni, gli abitanti degli insediamenti illegali secondo il diritto internazionale, che armati fino ai denti, assaltano e incendiano i villaggi palestinesi allo scopo di costringere la popolazione locale ad un esodo forzato, in modo da poter occupare la loro terra.

Ma il livello si è alzato ancora di più negli ultimi mesi, fino ad arrivare all’uso di armi da guerra, con ferimenti e omicidi, che sono rimasti del tutto impuniti dalle autorità israeliane. Esiste, e lo abbiamo visto e documentato, una complicità solida tra l’esercito israeliano e le bande organizzate dei coloni che terrorizzano la popolazione palestinese. Ma non solo.

I gruppi più violenti sono legati politicamente agli azionisti di maggioranza del governo Netanyahu, ovvero Bezalel Smotrich e Itamar Ben Gvir. Sono loro che determinano le scelte del governo, e sono sempre loro a fornire copertura politica, attraverso collegamenti diretti, ai coloni che compiono le peggiori nefandezze. Il lessico carico di odio della propaganda politica si abbina alle scelte concrete, come quelle legate all’annessione della Cisgiordania da parte di Israele.

Il cosiddetto piano E1, è stato approvato lo scorso agosto, e taglierà in due la Cisgiordania, separandone il Nord ed il Sud, attraverso la costruzione di nuove colonie illegali. Un progetto che vuole essere la pietra tombale sulla possibilità di uno Stato palestinese, rompendo la continuità territoriale della Cisgiordania.

Ma nonostante vivano sotto attacchi quotidiani, i palestinesi continuano a resistere, chiedendo al mondo di non voltarsi dall’altra parte.

www.solobuonumore.it
solobuonumore.it@gmail.com

facebook instagram twitter telegram

© Solobunumore copy left