Il braccio di ferro tra Salvini e Tajani sulla politica estera che agita la compattezza del governo Meloni; i salari degli italiani hanno perso l’8,7% di potere d’acquisto negli ultimi 17 anni, tra 2008 e 2024; le 12 ore di colloqui tra Usa, Russia e Ucraina per il cessate il fuoco. Le notizie di oggi forti e chiare.
Continua il braccio di ferro tra i due vicepremier, Salvini e Tajani. Gli attacchi del leader leghista al riarmo proposto da Bruxelles, e appoggiato da Forza Italia, gli apprezzamenti per Trump e la telefonata con il vicepresidente statunitense Vance hanno irritato la componente forzista del governo. Meloni riuscirà a compattare la maggioranza ed evitare pericolosi strappi?
Intanto i numeri economici ci dicono che i salari degli italiani hanno perso l’8,7% di potere d’acquisto negli ultimi 17 anni, tra 2008 e 2024. Nessuno come noi nel G20. Colpa della crisi finanziaria, seguita in anni recenti da quella del gas che ha fatto impennare le bollette, e dell’inflazione. Nonostante nel 2024 ci sia stata una ripresa del 2,3%, nel primo biennio del governo Meloni il potere d’acquisto è crollato del 6,5%. Perché la maggioranza non interviene per fermare questo vertiginoso calo?
Infine le trattative di Riad. In Arabia Saudita le delegazioni di Stati Uniti, Russia e Ucraina hanno consumato un vertice durato 12 ore. Al centro dei negoziati, dell’hotel Ritz, ci sono il futuro dei territori occupati dal Cremlino, il controllo del traffico sul Mar Nero e la gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Queste trattative riusciranno a portare a un possibile cessate il fuoco tra Kiev e Mosca?
Ne parliamo con: Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato ed esponente della Lega. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Francesca Schianchi e Maurizio Molinari.
Infine, come ogni giovedì, la controcopertina è di Mattia Feltri, direttore di HuffPost, con il suo "Buongiorno della sera".
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