La trattativa che prosegue tra Putin e Trump per arrivare a un cessate il fuoco in Ucraina; l’ennesima giravolta della Casa Bianca sui dazi; i dossier che Giorgia Meloni sta preparando in vista dell’incontro con il presidente americano. Le notizie di oggi forti e chiare.
Dopo l’attacco russo sui civili a Sumy, in Ucraina, proseguono le trattative tra la Casa Bianca e il Cremlino. L’inviato speciale americano Steve Witkoff, che la scorsa settimana ha incontrato Putin a Mosca, ha dichiarato che il presidente russo è aperto a "una pace permanente", spiegando che la chiave dell’accordo complessivo riguarda i cosiddetti "cinque territori". Ma sul tavolo delle trattive c’è anche il ruolo della Nato. Cosa vogliono davvero ottenere Trump e Putin da questa trattativa su Kiev?
Intanto, sui dazi, Trump non molla. Anzi, conferma che li estenderà presto anche ai prodotti farmaceutici, dopo aver corretto il tiro sulle esenzioni per quelli elettronici, che saranno solo temporanee e verranno seguite da misure specifiche per il settore. Però Washington annuncia l’ennesima giravolta, stavolta sul dazio del 25% inflitto alle auto, per dare il tempo ai produttori di adattare le catene di approvvigionamento. Perché Trump ha cambiato nuovamente idea?
Infine i dossier che Palazzo Chigi sta preparando per l’incontro del 17 aprile nello Studio Ovale della Casa Bianca tra Giorgia Meloni e Donald Trump. La presidente del Consiglio, in costante contatto con Ursula von der Leyen, incontrerà Trump per rappresentare l’Italia e anche l’Unione europea. Dai dazi alla guerra in Ucraina, quali proposte porterà la premier al presidente americano?
Ne parliamo con: Massimiliano Salini, vicepresidente del Partito popolare europeo; Nadia Urbinati, politologa della Columbia University di New York; carolina de Stefano, docente di storia russa alla Luiss. Da Montecitorio: Gabriele Rizzardi. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: laura Pertici e Stefano Folli.
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