La festa e le sparate di Trump per i cento giorni da presidente degli Stati Uniti; la vigilia del 1° maggio con i pessimi dati su salari e infortuni (ma la premier nega) e più soldi sulla sicurezza; i saluti romani e la svastiche al raduno fascista per Sergio Ramelli a Milano. Le notizie di oggi forti e chiare.
"Siamo qui per celebrare i primi 100 giorni di maggior successo di qualsiasi amministrazione". Parola di Donald Trump su Donald Trump, al comizio in Michigan per presentare la prima fase del suo secondo mandato. Ma cresce la fazione anti-Maga e la popolarità del Tycoon è in picchiata: al 39%, il livello più basso negli ultimi 80 anni, il Pil cala dello 0,3%, la prima contrazione dal 2022. Sale invece l’irritazione del presidente per l’accordo, ancora lontano, tra Mosca e Kiev. Più vicino l’accordo sulle terre rare Usa-Ucraina. Quale sarà la sua prossima mossa?
In Italia, alla vigilia del primo maggio la premier annuncia 1,2 miliardi per la sicurezza sul lavoro, mentre la ministra Calderone spiega: "Quest’anno non un decreto primo maggio ma l’apertura di una concertazione importante con i sindacati dall’8 maggio". Solo ieri, dopo i dati Acli, il richiamo di Mattarella: "I salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia". Cosa sta facendo davvero il governo per i lavoratori?
A Milan, è andato in scena il solito rito per la commemorazione di Sergio Ramelli, il militante di destra ucciso 50 anni fa. Centinaia persone si sono radunate, tra svastiche e saluti romani, per ricordare il "camerata Ramelli". Questa volta dai palazzi nei dintorni si è levato un canto di “Bella Ciao”, con lite coi vicini. Perché a 80 anni dalla liberazione il governo non prende posizione contro questa pubblica cerimonia fascista?
Ne parliamo con Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni Internazionali all’Università Cattolica; Nadia Urbinati, docente alla Columbia University; Gabriella Colarusso, da Kiev. Poi Pierpaolo Bombardieri, segretario Uil; la statistica Linda Laura Sabbadini e Nicoletta Verna, autrice de "I giorni di vetro" (Einaudi). Da Montecitorio: Gabriele Rizzardi. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Maurizio Molinari e Massimo Giannini, poi Riccardo Staglianò per l’anteprima del Venerdì, che firma l’intervista di copertina all’economista Thomas Piketty.
Infine, come ogni mercoledì, la controcopertina di Metropolis è di Mattia Feltri, direttore di HuffPost, con il suo "Buongiorno della sera".
Segui il canale YouTube di Repubblica e attiva la campanella per restare sempre aggiornato.




