Stretti l’uno all’altra davanti all’albero di Natale. Sotto un messaggio: «Sono andata a trovarlo. Ora sto scendendo dal treno, appena arrivo a casa ti chiamo». Così, nel dicembre 2021, Mariuccia Orlando continuava a inventarsi di tutto per provare a rassicurare la cognata Domenica che da due anni chiedeva disperatamente notizie del fratello che si era improvvisamente volatilizzato. Una sequela di bugie. Fino a quell’immagine natalizia, che in realtà era un pessimo fotomontaggio. In quel momento Vito Mezzalira, 70 anni, ex postino in pensione, era già sepolto sotto quattro metri di terra e poi coperto con una colata di cemento nel giardino della villetta di Sagrado (Gorizia) dove viveva con la compagna.
Sarebbe stato proprio quest’ultimo inciampo a convincere la sorella del postino che era arrivato il momento di rivolgersi ai carabinieri. «A quel punto ho detto basta — racconta Domenica Mezzalira —. Era chiaro che c’era qualcosa che non tornava». Un anno dopo scattano le prime indagini. «In realtà i sospetti ce li avevo anche da prima, ma mi dicevano che dovevano essere le figlie di mio fratello a fare la denuncia. Dopo quel fotomontaggio non potevo più stare ad aspettare».




