Nei primi momenti di angosciante incertezza e di profonda inquietudine ha scelto il suo profilo social per comunicare l’allarme: «Una tragedia». Poi, l’amministratore unico dell’Ente Autonomo Volturno, la holding regionale del trasporto, Umberto De Gregorio, ha rilasciato le prime dichiarazioni, ipotizzando possibili cause della tragedia. Una tragedia che andrà riconsiderata soprattutto sotto il profilo delle responsabilità, dato che appena sette giorni fa era stata ripristinata la corsa della funivia del Faito dopo la interruzione stagionale.

«Una tragedia inimmaginabile e imprevedibile su cui ovviamente andrà fatta chiarezza — ha commentato De Gregorio appena giunto a Castellammare di Stabia —. Si tratta di un impianto che l’anno scorso ha trasportato 113 mila passeggeri». C’è chi gli ha ricordato dell’allerta gialla per il vento, fino a poche ore prima. «Abbiamo un direttore di esercizio, un giovane ingegnere di grandissima qualità — ha replicato lui —. A volte l’impianto viene chiuso in presenza di forte vento, evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop».

De Gregorio ha ribadito che la funivia ha riaperto la settimana scorsa dopo la pausa invernale «con tutte le condizioni di sicurezza». «Gli operatori della funivia del Faito sono attaccatissimi al proprio lavoro, persone di grande livello tecnico e umano. Il nostro è un dolore profondo».