Nicola Graziano, presidente di Unicef Italia, parla a Fanpage.it: «A Lampedusa ho visto barconi carichi di bimbi arrivati da soli dai paesi del Sud del mondo. Senza genitori, senza nessuno, navigano per giorni in barche di vetroresina con motori da 40 cavalli, stipati in spazi di mezzo metro di altezza. Un viaggio della speranza dalla Libia per 70-80 miglia in mare aperto. Scappano dalla disperazione data da fame e guerra. Le famiglie li mandano in Italia e in Europa per lavorare. Nei loro occhi ho visto paura, fatica e speranza. Sono quasi 40mila gli sbarchi dall’inizio del 2025. Questo dei minori stranieri non accompagnati è un fenomeno esteso e attuale. È un dramma che l’Italia deve conoscere».

Graziano, giudice napoletano con una lunga esperienza nel recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata. Nel 2019 ha vinto il Premio letterario Internazionale "G. Falcone e P. Borsellino" per le pubblicazioni giuridiche. Da maggio 2025 è presidente di Unicef Italia, incarico per il quale ha rinunciato a stipendio e rimborsi.

«Sono arrivato alla presidenza di Unicef – racconta a Fanpage.it – dopo un lungo percorso di volontariato e poi nel consiglio direttivo. È un grande onere ma anche un grande onore essere presidente del comitato dell’Unicef. Io sto cercando di farlo con tutta la mia esperienza e con tutta la mia sensibilità, con tutto quello che posso dare, perché sono convinto che restituire fortuna nella vita sia un dovere morale».