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Come ampiamente previsto il 95% dei votanti di Donetsk e Lugansk, le regioni occupate militarmente dall’esercito di Mosca il 24 febbraio, si è detto favorevole all’integrazione nella Federazione russa. Un esito scontato, visto il clima d’intimidazione in cui si è svolta la consultazione, come racconta l’inviato Francesco Battistini. Ma adesso, per Putin (e solo per lui), lo status di quelle terre cambia: con quali conseguenze sulla guerra? A rispondere è il professor Piero Graglia, che insegna Storia delle Relazioni internazionali all’Università statale di Milano.
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