Umiliate, derise, insultate con offese barbare e allusive. Ripeterne anche una soltanto sarebbe vergognoso. Altro che «lo sport unisce», altro che «insegna i valori della vita». Vittime ragazzine la cui unica colpa è stata quella di aver tenuto testa ai maschietti su un campo di calcio. Insomma quello che è avvenuto durante la «partita educativa» tra la squadra maschile under 14 il cui presidente è un sacerdote anticamorra, e la Napoli Women under 17, la rappresentativa giovanile della compagine che milita nella serie A femminile, è allucinante e duro da digerire: insulti sessisti, atti osceni mimati, richiesta di indumenti intimi e così via. Con le ragazze che sono uscite dal campo in preda alle lacrime e sotto choc e con allenatori e staff che hanno faticato a tranquillizzarle. Le offese, poi, non sono terminate a fine partita, sono proseguite anche sui social.