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"Di solito Valeria chiamava il sabato. Qualche giorno prima mi aveva detto che sarebbe andata a un concerto". Luciana Milani è la madre della ricercatrice Valeria Solesin, uccisa negli attentati di Parigi il 13 novembre 2015. Quando arrivò la notizia della strage al Bataclan lei era a tavola, chiacchierava con il marito, la televisione era accesa, ma nessuno ascoltava. "Durante il processo, ho chiesto agli imputati perché l’avessero fatto, ammazzare altri ragazzi come loro. Non ho avuto risposta. Il lutto crea un caos indescrivibile, ingovernabile. L’ho attraversato, ma poi ho sentito il bisogno di ricreare un ordine. Non volevo che questa tragedia ci cambiasse in peggio. Non volevo odiare. Volevo che rimanessimo una famiglia integra. Anche Valeria lo avrebbe voluto".

Su Repubblica l’intervista del nostro inviato Concetto Vecchio

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