Lo stop è finito, c’è il via libera agli atleti russi, con inno e bandiera in una competizione internazionale. La federazione mondiale del judo è la prima a porre fine al bando per lo sport di Mosca, deciso dal Cio e da tutti gli organismi sportivi internazionali dopo l’invasione dell’Ucraina. Da domani, nel Grand Slam di Abu Dhabi, i judoka di Mosca potranno competere a pieno titolo.

Tutti gli atleti russi erano stati esclusi dai Giochi Olimpichi di Pechino nel 2022 per aver violato la Carta Olimpica a causa dell’invasione dei territori ucraini e lo stesso accadde nel 2024 a Parigi. Nel 2022, la Ijf aveva tolto a Vladimir Putin la carica di presidente onorario. Uno smacco per Putin, un grandissimo appassionato con un profondo legame con il judo, che pratica da quando era adolescente, ottenendo il grado di cintura nera di 9° dan. Ora vede aprirsi il primo spiraglio per rivedere i suoi atleti in gara, almeno sul tatami. L’esecutivo dell’Ijf "ha votato per consentire agli atleti russi di competere di nuovo sotto la propria bandiera, con l’inno e tutti i simboli. La decisione è valida dall’ Abu Dhabi Grand Slam", al via domani, 28 novembre

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