L’Italia viola il diritto degli insegnanti di sostegno "a guadagnarsi la vita con un lavoro liberamente intrapreso" perché "un’elevata percentuale è assunta con contratti precari" e il 30% non ha potuto seguire la formazione necessaria per fare questo lavoro. L’ha stabilito, all’unanimità, il comitato europeo dei diritti sociali, organo del Consiglio d’Europa, giudicando il ricorso che l’Associazione Professionale e Sindacale (Anief) ha presentato contro l’Italia nel 2021. Per lo stesso organo, a causa della precarietà degli insegnanti, è violato anche il diritto a un’istruzione inclusiva degli alunni con disabilità.
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