"Intenzionale o meno, si tratta di un fatto pericoloso e inaccettabile". Parole, quelle del segretario generale della Nato Mark Rutte in relazione allo sconfinamento dello sciame di droni in territorio polacco, alle quali sono seguiti immediatamente i fatti, con il lancio dell’operazione "Eastern Sentry", ovvero "Sentinella dell’est".
Integrare le difese aeree e terrestri, garantire una maggiore collaborazione tra gli alleati, possibile istituzione di una no fly zone al confine tra Ucraina e Polonia.
Questi i pilastri del piano destinato, nelle intenzioni della Nato, a rafforzare il fianco est.
Varsavia, inoltre, ha annunciato la collaborazione diretta con Kiev sui sistemi antidroni. Decisione che segue quella di schierare quarantamila soldati ai confini con la Bielorussia (che la Polonia ha chiuso) E con l’enclave russa di Kaliningrad. Intanto Mosca e Minsk hanno cominciato le periodiche esercitazioni militari congiunte.
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