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Il governo laburista di Keir Starmer presenta una stretta radicale sul diritto d’asilo: la ministra dell’Interno Shabana Mahmood, pur rivendicando un Regno Unito “tollerante e accogliente”, definisce il sistema attuale “un fallimento” e troppo costoso (oltre 5 miliardi l’anno). I richiedenti asilo dovranno contribuire alle spese di permanenza con i propri beni (come gioielli, auto, bici elettriche) e, anche quando riconosciuto, l’asilo sarà a termine, da rinnovare ogni 2 anni e mezzo. La sinistra laburista e le Ong parlano di deriva “alla Trump”, mentre Nigel Farage esulta. Mahmood, musulmana e figlia di immigrati pakistani, sostiene che l’immigrazione irregolare “sta spaccando il Paese” e che la riforma serve a fermare le “forze oscure” che lo alimentano.

Il punto di Antonello Guerrera

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