La testimonianza di un’amica di Chiara Petrolini

di solobuonumore

La testimonianza di un’amica di Chiara Petrolini

https://www.youtube.com/watch?v=NtCd8X8m5D4

Lacrime fuori contesto, parole ripetute meccanicamente e identiche alle dichiarazioni messe a verbale oltre un anno fa, tanti “non so” e “Questo non gliel’ho chiesto”. Eccole le amiche di Chiara Petrolini, la studentessa di Traversetolo (Parma) imputata del duplice omicidio dei suoi due neonati partoriti tra il 2023 e il 2024 e del seppellimento in giardino dei loro corpi. Fanno ingresso in corte d’Assise una dopo l’altra come testi dell’accusa, rispondono alle domande ma ripetono esattamente, tutte, le stesse cose. Imbarazzo in aula.

"Il 6 agosto (poche ore prima del secondo parto, ndr) abbiamo passato la sera insieme a casa mia, abbiamo fumato marijuana e bevuto qualche birra e un po’ di grappa". Ha raccontato Chiara Facchin, l’amica di Chiara Petrolini che ha avuto il permesso del giudice di andare a trovare la giovane a casa durante gli arresti domiciliari. "Nei giorni successivi al secondo parto ci siamo sentite per messaggio, diceva di aver avuto un forte ciclo mestruale. La sera del 7 agosto ci siamo riviste per un aperitivo in una cantina della zona, poi siamo andate anche a bere un altro drink in un bar e infine l’ho portata a casa. Doveva partire per una vacanza negli Usa", racconta.

L’articolo completo di Romina Marceca su Repubblica

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