Oltre un centinaio di persone si sono ritrovate a Bologna, proprio laddove qualche giorno fa Nabu, suo marito e i loro due figli di 9 e 18 anni sono stati vittima di un’aggressione razzista, con tanto di cure al pronto soccorso per le vittime più giovani. "Avevamo ragione a dire che questa è casa nostra” assicura Nabu Dieng, commentando la tanta solidarietà ricevuta anche nei giorni precedenti al presidio. Con loro anche tante associazioni e movimenti locali, che ben conoscono la coppia (molto attiva nel sociale) ed esponenti dell’amministrazione comunale. Dopo la notizia dell’aggressione su Fanpage.it, ad incontrarli per esprimere la propria solidarietà e condannare l’accaduto, anche il primo cittadino bolognese, Matteo Lepore.
https://www.fanpage.it/attualita/casa-nostra-e-questa-labbraccio-di-bologna-alla-famiglia-senegalese-vittima-di-razzismo/
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