L’ambasciatore palestinese presso le Nazioni Unite, Riyad Mansour, è apparso visibilmente commosso mentre parlava al Consiglio di Sicurezza dell’Onu mercoledì a New York. Il diplomatico è scoppiato in lacrime parlando della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.

Mansour ha descritto la tragica realtà vissuta dalle famiglie palestinesi nella striscia di Gaza. “Decine di bambini stanno morendo di fame”, ha detto con la voce tremante. “Le madri tengono in braccio i loro corpi senza vita, accarezzano i loro capelli, parlano con loro e chiedono perdono—come può qualcuno sopportare un dolore simile?”.

Faticando a trattenere le lacrime, il diplomatico ha aggiunto: “Ho dei nipoti. So cosa significano per le loro famiglie.” Battendo il pugno sul tavolo di fronte a sé, ha proseguito: “Vedere i palestinesi soffrire mentre il mondo resta in silenzio—è più di quanto qualsiasi essere umano dovrebbe sopportare.”

Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, più di 54.000 palestinesi sono morti a causa dell’escalation—si tratta del numero di vittime più alto mai registrato in un conflitto tra Israele e i territori palestinesi. La maggior parte delle vittime sarebbe costituita da donne e bambini, anche se il ministero non distingue tra civili e combattenti nelle sue statistiche.

Nonostante le crescenti pressioni internazionali e i continui sforzi diplomatici, i tentativi di raggiungere un cessate il fuoco sono falliti. I mediatori faticano a trovare una soluzione, mentre la crisi umanitaria a Gaza continua ad aggravarsi.

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