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Secondo uno studio dell’Università di Cambridge pubblicato su Nature Communications, il cervello non si sviluppa in modo lineare ma attraversa cambiamenti chiave in quattro momenti della vita. L’analisi di 3.802 risonanze magnetiche, da zero a 90 anni, mostra che fino ai 9 anni il cervello elimina le sinapsi ridondanti mentre aumentano volume e spessore della corteccia; dai 9 ai 32 anni — una lunga adolescenza — l’efficienza delle connessioni cresce e si raggiunge il picco delle capacità cognitive. Dall’inizio dei 30 anni l’organizzazione cerebrale si stabilizza fino ai 66, per poi iniziare a declinare in modo più marcato. Intorno agli 83 anni le connessioni diventano meno ricche, ma le strutture residue continuano a funzionare al meglio nei soggetti sani. Come avverte il neurologo Gabriele Miceli, si tratta però di indicatori medi: lo sviluppo resta individuale e influenzato da fattori culturali, biologici ed esperienziali.
L’articolo di Elena Dusi su Repubblica
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