La frase di Trump, che attacca i Paesi che vorrebbero intavolare una trattativa con gli Usa sui dazi: “Tutti in fila per baciarmi il culo”; le contromisure economiche di Bruxelles con le contro-tariffe da imporre agli Stati Uniti; l’offerta alla Casa Bianca di Giorgia Meloni, che il 17 aprile vola a Washington per trattare sui dazi americane. Le notizie di oggi forti e chiare.
"Questi Paesi ci stanno chiamando, mi stanno baciando il culo, muoiono dalla voglia di fare un accordo”. Con queste parole il presidente americano Donald Trump ha deriso gli Stati che, a suo dire, lo starebbero chiamando per avviare negoziati sui dazi, dopo che gli Usa hanno preso misure punitive mai viste prima nei confronti anche di storici alleati. Dopo queste dichiarazioni è ancora possibile trattare con Trump?
Intanto l’Europa mette il “bazooka” economico sul tavolo per rispondere alla Casa Bianca. La linea telefonica tra Bruxelles e Washington, però, sembra interrotta. La Commissione europea infatti ha cercato un contatto con l’Amministrazione americana, il telefono squilla ma nessuno alza la cornetta. L’Ue quindi si prepara a rispondere con la prima lista di dazi sui beni americani: dall’acciaio alle moto, dall’alluminio agli Yacht, questo primo elenco sarà operativo dal 15 aprile. Queste contromisure saranno sufficienti per rispondere a Trump?
Infine il governo italiano. Meloni ha parlato alle imprese mentre le borse bruciavano valore e fiducia e ha assicurato ossigeno agli imprenditori mettendo sul tavolo 25 miliardi, che valgono una manovra, anche se si tratta di risorse riallocate. Adesso la premier deve costruire la seconda mossa, più rischiosa: andare da Donald Trump evitando che lo sforzo si trasformi in un viaggio a vuoto. Atterrerà a Washington il 16 aprile e sarà ricevuta alla Casa Bianca il 17: un appuntamento fissato da giorni e mai in discussione. Cosa chiederà Giorgia Meloni al presidente americano?
Ne parliamo con: Tommaso Nannicini, economista; Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research; Alessia Melcangi, docente di storia dell’Africa del Nord e del Medio Oriente alla Sapienza di Roma; Massimiliano Salini, vicepresidente del Partito Popolare Europeo; Giancarlo De Cataldo, ex magistrato e scrittore. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: Laura Pertici.
Infine, come ogni mercoledì, la controcopertina di Metropolis è di Mattia Feltri, direttore di HuffPost, con il suo "Buongiorno della sera".
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