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È Tel Aviv ma sembra l’America. Quella di Donald Trump. È sera quando Steve Witkoff, Jared Kushner e Ivanka Trump salgono sul palco della piazza degli ostaggi di Tel Aviv e dalla folla – 400 mila persone dicono gli organizzatori – parte un boato. "Thank you Trump", "Usa" e ancora "Witkoff, Witkoff", gridano migliaia di persone. Netanyahu non era solo il grande assente: ma soprattutto il grande colpevole: quando l’inviato speciale degli Usa per il medio Oriente cita il suo nome, dalla piazza partono i fischi e un boato di cori di disapprovazione.
Su Repubblica l’articolo della nostra inviata Francesca Caferri

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