Mamma dell’accoltellatore di Corso Como a Milano: «Devastata, non sapevo mio figlio girasse armato»

di solobuonumore

Mamma dell’accoltellatore di Corso Como a Milano: «Devastata, non sapevo mio figlio girasse armato»

Le parole arrivano a voce alta, rotta dall’emozione, pronunciate da dietro la porta di casa: «Mi creda, siamo devastati, abbiamo pregato tanto anche per quel ragazzo». Non si mostra in viso Daniela, la mamma di Alessandro Chiani, 18 anni, uno dei due maggiorenni del gruppo di ragazzini che a ottobre ha assalito un altro giovane di 22 anni. Cinque contro uno, pugni, calci in faccia e coltellate, finendo quasi per ammazzarlo e comunque mettendolo di fronte alla concreta possibilità di restare paralizzato. Una tragedia maturata dal nulla. L’approccio con la scusa di chiedere se aveva soldi da cambiare, poi una banconota da 50 sfilata dal portafogli, la reazione della vittima e il pestaggio con le due coltellate che gli hanno cambiato la vita.

La donna, chiusa nell’appartamento monzese, si lascia andare a un commento che racconta l’altro dramma, quello delle famiglie dei ragazzi che ora si trovano in carcere (i 17enni al Beccaria, i due 18enni a San Vittore) con l’accusa di tentato omicidio aggravato. «Siamo sempre stati una famiglia perbene, siamo distrutti per tutta la situazione, credetemi se vi dico che abbiamo pregato per il ragazzo (riferito alla vittima ndr)», ha detto la donna. E poi, di fronte alla presa di consapevolezza del fatto che suo figlio usciva armato per un banale sabato sera tra amici: «Non sapevo che girasse con il coltello», ha aggiunto. Dopo lo sfogo, il silenzio che circonda casa della famiglia, in un contesto molto tranquillo, di lavoratori o di pensionati che accolgono i nipoti per il pranzo al termine della giornata scolastica.

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