Manuel Agnelli: «Persi troppi amici per l’eroina. A 30 anni un crollo pesante, la musica mi salvò»

di solobuonumore

Manuel Agnelli: «Persi troppi amici per l’eroina. A 30 anni un crollo pesante, la musica mi salvò»

Manuel Agnelli arriva coi suoi capelli lunghi da rocker e la figlia ventenne, Emma. Il Germi, nel centro di Milano, ospita le giovani band che lui scova e coltiva, ma le pareti sono tappezzate di libri: «Li ha scelti la mia compagna Francesca. L’ho conosciuta in un’osteria sui Navigli», ricorda lui, «ci andavo a leggere libri, ma in realtà andavo per lei, che lavorava lì ed era appassionata di letteratura. I libri li tenevo magari in mano al contrario. Germi è opera sua: arredamento, colori e libri… Classici che tutti dicono di aver letto, ma non sempre è vero».

Il libro di Manuel esce il 18 novembre per Rizzoli: Ballate per piccole iene 2025 – Afterhours racconta anche con le foto di Mathias Marchioni e Henry Ruggeri un tour che è stato un evento per i fan di una rockband rimasta separata a lungo. Tutto nasce quando Universal propone a Manuel di ristampare Ballate per il ventennale dell’album: «Gli Afterhours erano fermi da quasi sette anni e l’idea di promuoverlo da solo mi suonava triste. Il tour era il modo più naturale e bello per farlo e un’occasione per riallacciare i rapporti con Giorgio Prette, Dario Ciffo e Andrea Viti. Quando gliel’ho chiesto, ho visto un entusiasmo commovente. E proprio l’entusiasmo era un po’ il problema dell’ultima formazione».

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