MELONI e lo spread: “Titoli di Stato italiani più sicuri dei tedeschi”. Ma GIORGETTI scuote la testa

di solobuonumore

MELONI e lo spread: “Titoli di Stato italiani più sicuri dei tedeschi”. Ma GIORGETTI scuote la testa

Durante il question time alla Camera, interrogata da Maria Elena Boschi (Iv) sulle questioni economiche, la presidente del Consiglio cita il calo dello spread sotto 100 punti base, che si è verificato in mattinata. "Sapete che non ho mai reputato lo spread un totem", esordisce la premier. E poi aggiunge: "Ma oggi è sotto i 100 punti", concludendo da questo dato che "i titoli di Stato italiani vengono considerati più sicuri dei titoli di Stato tedeschi". Si tratta di un errore, perché lo spread evidenzia il differenziale tra i rendimenti che gli investitori chiedono a due diversi Stati per acquistare il loro debito, su scadenze comparabili. Nel caso specifico, è vero che lo spread tra i Btp decennali e gli omologhi Bund si è ristretto. Ma restando nell’ordine del punto percentuale  (100 punti base, appunto) significa che il mercato chiede all’Italia un rendimento maggiore per sottoscrivere i Btp di quanto non ne chieda alla Germania per sottoscrivere i Bund: il titolo tedesco rende il 2,7%, contro il 3,7% italiano. In poche parole, i titoli tedeschi restano ampiamente "più sicuri" di quelli italiani. E infatti il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, seduto alla sinistra della premier scuote la testa e mostra l’espressione di chi si è accorto dell’errore.

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