Gli attacchi di Giorgia Meloni contro Spinelli, padre fondatore dell’Unione europea, e Repubblica; il vertice europeo che conferma il sostegno a Kiev ma si divide sul riarmo; i nuovi attacchi di Israele sulla Strisci di Gaza. Le notizie di oggi forti e chiare.
La sala che l’Europa ha dedicato ad Altiero Spinelli dista novecento metri dal punto esatto in cui Giorgia Meloni torna ad attaccare il padre fondatore dell’Ue. Nessun passo indietro della premier che attacca tutti: la sinistra "illiberale e nostalgica", la scelta (fatta da Repubblica) di distribuire l’opera che l’antifascista scrisse con Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, il fondatore di questo giornale Eugenio Scalfari. Perché Meloni, proprio da Bruxelles, attacca le fondamenta dell’Europa?
Intanto, sempre in Europa, il piano di Ursula von der Leyen sul riarmo non convince tutti i paesi membri. Sono state approvate le proposte della Commissione europea ma tutto si blocca sul debito degli Stati. Gli 800 miliardi di spesa militare restano sulla carta in attesa delle decisioni sugli eurobond. Il riarmo proposto da von der Leyen si è già bloccato?
Infine il Medio Oriente. Con il sostegno di Trump, Netanyahu lancia il piano finale contro Hamas. Un piano che prevede missili e offensive di terra fino a quando i miliziani non riconsegneranno i 59 ostaggi israeliani. Il costo umano dei bombardamenti, dopo la fine del cessate il fuoco, è di 710 palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza e 900 feriti in 48 ore. Perché Trump ha permesso a Israele di riprendere l’intervento militare a Gaza?
Ne parliamo con: Anna Ascani, vicepresidente della camera dei deputati ed esponente del Partito Democratico; Flavia Perina, editorialista della Stampa. In studio con Gerardo Greco e Luca Piras: la scrittrice ucraina Elena Kostioukovitch e il reporter Luca Steinmann. Infine, come ogni venerdì, Dario Olivero presenta in anteprima il nuovo numero di Robinson, in edicola domenica con Repubblica.
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