«Mi portano via la casa per costruire la Tav»: Ines, 88 anni, in lacrime durante l’esproprio #shorts

di solobuonumore

«Mi portano via la casa per costruire la Tav»: Ines, 88 anni, in lacrime durante l’esproprio #shorts

«Questa è la casa che mio marito ha ereditato dai miei suoceri. L’avevano comprata nel 1951. Qui ho cresciuto i miei tre figli. È la mia vita. E ora non l’ho più». Ines Riosecht in Zuccotti, 88 anni, nei giorni scorsi ha dovuto abbandonare l’abitazione su due piani alle porte della frazione San Giuliano di Susa, lì dove svetta anche il murales realizzato anni fa dall’artista Blu, e che raffigura l’annosa battaglia della Val Susa contro l’avanzare del Tav.

Telt ha infatti avviato la presa in possesso delle prime case della frazione: le abitazioni saranno demolite, nell’ambito dei lavori Tav Torino-Lione, per costruire la stazione internazionale di Susa. Così è avvenuta formalmente la consegna delle abitazioni delle famiglie di San Giuliano di Susa coinvolte dalla presa in possesso, con i funzionari di Telt, le ditte incaricate, i carabinieri e la Digos.

Ines, accompagnata fuori dal cancello dai figli, ha dovuto chiudere alle sue spalle per sempre la porta di casa e vedersi spazzati via più di sessant’anni di ricordi. Classe 1937, Ines non ha mai smesso di combattere, fin dal 2010. Anche se ora si è dovuta arrendere e liberare l’abitazione. Il suo dolore lo ha dimostrato poggiandosi per un’ultima volta contro il muro di casa e versando le sue ultime lacrime.

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