Milano assegna l’Ambrogino d’Oro a Enrico Mentana, Fabio Tamburini, Jo Squillo e alla ong ResQ

di solobuonumore

Milano assegna l’Ambrogino d’Oro a Enrico Mentana, Fabio Tamburini, Jo Squillo e alla ong ResQ

«Premiare gli sconosciuti che fanno grande questa città». Era l’auspicio per il 2026 del sindaco Beppe Sala. In realtà, sembra che già quest’anno sia stata imboccata questa strada. Nell’elenco dei cittadini che il 7 dicembre riceveranno l’Ambrogino d’oro non ci sono volti celebri al grande pubblico. Avvocati, medici, forze dell’ordine compongono la rosa dei premiati. Le eccezioni? I giornalisti Enrico Mentana e Fabio Tamburini, la cantante Jo Squillo. Quindici Medaglie d’oro, sei alla memoria e 20 attestati. Una sola grande medaglia d’oro: al Fondo ambiente italiano. Limitarsi a parlare di scrematura sarebbe un eufemismo. Si è partiti da 280 candidature e ci sono volute quasi sei ore di discussione per definire la lista. Da quanto emerge, sarebbe stata adottata la linea di premiare quelle presenze silenziose che si adoperano per il bene della città, piuttosto che personaggi «famosi» al grande pubblico, conferendo i premi a figure che spiccano in diverse categorie professionali. A ricevere la massima onorificenza saranno i legali Guglielmo Maisto e Alessandro Maniaci. Per il mondo della medicina, ci sono la senologa Paola Martinoni, l’endocrinologo Vincenzo Cimino e il cardiochirurgo Claudio Russo. Presenti i manager Carlo Crocco, fondatore di Hublot, Roberto Leonelli, amministratore delegato di Publicis Groupe Italia, e Alessandro Del Bono, a capo di Mediolanum Farmaceutici.

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