“No a un editore fascista a Più libri più liberi”: l’appello degli autori

di solobuonumore

“No a un editore fascista a Più libri più liberi”: l’appello degli autori

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La polemica era scoppiata giovedì 27 novembre, quando, attraverso un nota dell’ex deputato Pd Emanuele Fiano, era saltato fuori che tra i piccoli editori presenti a Più libri più liberi (a Roma dal 4 all’8 dicembre) ci saranno anche loro, i toscani di Passaggio al bosco, una casa editrice di stampo neofascista nata nel 2017 all’interno dello spazio di aggregazione di estrema destra Casaggì di Firenze. L’Aie, l’associazione editori che organizza la fiera, aveva fatto quadrato: “non abbiamo mai selezionato né mai selezioneremo gli espositori che richiedono uno stand sulla base degli orientamenti culturali e politici”. Ma era difficile che la presenza di un editore che pubblica titoli come Attacco alla famiglia, Aspetti storici e spirituali del fascismo, Camerata, passasse alla fine inosservata.

Un gruppo di ospiti della fiera ha deciso di intervenire. Si dicono preoccupati. Perché quella della casa editrice Passaggio al bosco è pura apologia neofascista. In una lettera, autori come Alessandro Barbero, Anna Foa, Christian Raimo, Domenico Starnone, Zerocalcare – e altri che si stanno aggiungendo – chiedono all’Associazione italiana editori, organizzatrice, se sia opportuna la presenza in una fiera “che dovrebbe promuovere cultura e valori democratici”.

L’articolo completo di Sara Scarafia e Gennaro Totorizzo su Repubblica

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