Omicidio Alessandro Venier, la telefonata della compagna al 112: “Venite, vuole uccidere suo figlio”

di solobuonumore

Omicidio Alessandro Venier, la telefonata della compagna al 112: “Venite, vuole uccidere suo figlio”

Davvero madre e compagna di Alessandro Venier erano d’accordo per ucciderlo? La versione di Lorena Venier, madre dell’uomo di 35 anni ucciso il 25 luglio 2025, su quanto accaduto nella casa dove tutti e tre vivevano a Gemona del Friuli, ovvero che le due donne avrebbero agito insieme, si incrina.

Mailyn Castro Monsalvo, la compagna trentenne con cui aveva una bambina di appena sei mesi, avrebbe telefonato al 112 il 25 luglio giorno del presunto delitto, chiedendo di intervenire perché la suocera voleva uccidere il figlio.

Secondo il Corriere della Sera sarebbe stata l’operatrice del centralino di pronto intervento a riferirlo ai carabinieri. Ora la donna si trova nella struttura per madri del carcere della Giudecca di Venezia, mentre la bambina verrà affidata ai nonni. Oggi sarà conferito l’incarico per l’esame autoptico sul corpo.

La madre sessantunenne ha raccontato che la nuora è stata l’istigatrice e lei l’organizzatrice del delitto che lei stessa ha definito “una cosa mostruosa”. Nella sua versione la giovane donna avrebbe finito il figlio soffocandolo con lacci per le scarpe, dopo che lo avevano narcotizzato e immobilizzato insieme. Ha descritto un legame stretto con la nuora, ma l’avvocato di Maylin Monsalvo ha raccontato di avere notato lividi recenti sulle braccia della sua assistita, causati proprio dalla suocera. La donna colombiana, detenuta nell’istituto per madri di Venezia, finora si è avvalsa della facoltà di non rispondere, è apparsa confusa.

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