Pam conferma licenziamenti dopo test del carrello «Controlli necessari, subiamo troppi furti»

di solobuonumore

Pam conferma licenziamenti dopo test del carrello «Controlli necessari, subiamo troppi furti»

Un «normale» compratore si avvicina, acquista del materiale e si dirige alla cassa. Mentre lo fa infila nei contenitori piccoli oggetti (degli elastici per capelli, delle matite per gli occhi). L’obiettivo? Mettere il cassiere alla prova. Per vedere se, passando allo scanner il materiale, lui sarà in grado di scovarli. Poco prima di pagare si fa riconoscere: «Sono un ispettore e sono qui per il test del carrello». A quel punto la cassiera o il cassiere non possono far altro che impegnarsi al massimo. L’obiettivo è quello di trovare tutte le cose «nascoste» nelle tasche e nelle fessure degli oggetti passati in cassa. Pena? Un provvedimento disciplinare e in alcuni casi anche il licenziamento. È questa una pratica ormai in voga da mesi nei negozi del gruppo Pam, che ha portato anche al licenziamento di tre persone: Fabio Giomi, sessantaduenne di Poggibonsi (Siena), e di Davide e Tommaso (che preferiscono rimanere parzialmente anonimi), altri due dipendenti livornesi.

«Il licenziamento è avvenuto a seguito delle verifiche del test del carrello – confermano da Pam – non c’è stata una sola verifica ma diverse. Ovviamente a seguito di queste ripetute verifiche e a seguito dei provvedimenti disciplinari sono state prese le decisioni in questione». Una posizione ufficiale, quella di Pam, non facile da chiarire in modo definitivo. Anche perché proprio nella mattinata di giovedì l’azienda è intervenuta a gamba tesa sul dibattito con un comunicato in cui si legge: «Pam Panorama pertanto contesta fermamente la strumentalizzazione dei fatti oggetto di recente attenzione mediatica. Si ribadisce che tali eventi non hanno portato ad alcuna riduzione di organico del punto vendita». Che, verrebbe da pensare, significa che i licenziamenti non ci sono stati. E invece, tutt’altro. I licenziamenti ci sono stati eccome, ma evidentemente le persone sono state sostituite (con non conseguente riduzione di organico).

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