Una partita così non si era mai vista: 210-3. Un divario surreale, quasi una caricatura sportiva, che scuote il basket giovanile veneto e accende i riflettori nazionali su un tema antico quanto lo sport: dove finisce l’agonismo e dove comincia il buon senso? L’incredibile risultato arriva dal campionato regionale Under 17 Silver, dove la Polisportiva Casale travolge la Polisportiva Mogliano Veneto Bianco con uno scarto che definire monstre è poco. Una sconfitta può capitare, certo, ma una sconfitta così diventa immediatamente un caso. A far esplodere la polemica è la foto della squadra di Casale pubblicata sui social dopo il trionfo. Un’immagine festosa che, vista alla luce del passivo inflitto agli avversari, ha scatenato qualche commento indignato: «Vergognatevi, anche la foto vi fate!» o «Grande esempio di sportività», scrivono in molti.
Da lì, l’intervento della Federazione Italiana Pallacanestro di Treviso è inevitabile: sono state avviate immediate verifiche per capire cosa sia realmente successo. I primi riscontri mostrano che il Mogliano Veneto Bianco era già reduce da pesantissime sconfitte nelle settimane precedenti: 157-13, 81-16, 112-19, 118-10. Persino un 107-18 contro una squadra gemellata della stessa società. Una formazione evidentemente fragile, che però continua a essere portata in campo dalla Polisportiva Mogliano per dare a tutti la possibilità di praticare sport. Sessantacinque ragazzi distribuiti in quattro squadre Under 17, un progetto inclusivo che rivendicano con orgoglio, «a prescindere dai risultati», come spiega il dirigente Pierpaolo De Pazzi. Proprio per questo il 210-3 viene giudicato da molti come un eccesso ingiustificabile.




