Polemiche per la decisione di una dirigente scolastica: “In gita solo chi ha 7”

di solobuonumore

Polemiche per la decisione di una dirigente scolastica: “In gita solo chi ha 7”

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In gita soltanto con la media del sette. Tutti gli altri in classe, poi, forse, il prossimo anno si vedrà. Il caso è scoppiato a Ferrara, dove la dirigente scolastica, Margherita Fornasiero, ha deciso che il criterio di inclusione-esclusione dal prossimo viaggio di istruzione fossero i buoni voti. Non partono dunque gli studenti “irrequieti” con note disciplinari ma anche quelli che onorevolmente vivacchiano agguantando la sufficienza. Con le nuove regole dettate dal codice appalti, oggi le scuole possono gestire autonomamente trasferte il cui budget complessivo – pagato dalle famiglie – non superi i 140 mila euro. Se la cifra diventa più alta, le scuole devono affidare il budget ad agenzie esterne autorizzate. Così la preside Fornasiero di Ferrara ha deciso che per poter organizzare la gita autonomamente, il budget di 140 mila euro non sarebbe stato sufficiente per tutte le terze classi, quindi, seppure a malincuore, così ha precisato, ha deciso di lasciare a casa i meno bravi e gli irrequieti. Una decisione che però divide e ha un amaro sapore di esclusione.

Su Repubblica l’articolo di Maria Novella De Luca

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